Mario Trimarchi (Messina – vive e lavora a Milano)

Mario Trimarchi nasce a Messina. Si laurea in Architettura con Franco Purini, con cui collabora per alcuni progetti in Sicilia, prima di trasferirsi a Milano. All’inizio degli anni Novanta è direttore del Master in Design alla Domus Academy e in seguito dirige la DDA, joint venture tra Domus Academy e Mitsubishi, alternando lunghi viaggi di lavoro in Giappone a un’attività di conferenze, lezioni e workshop in vari paesi del mondo.

Nel 1999 fonda Fragile, studio di corporate identity, dove, parallelamente ai progetti di posizionamento strategico e di comunicazione per aziende e istituzioni, porta avanti la sua personale ricerca sul design. Ha fatto parte per quasi dieci anni di Olivetti Design Studio, dove progetta con Michele De Lucchi personal computer e cash dispenser. Nello stesso periodo studia come poter dare un volto domestico all’innovazione tecnologica, progettando concept design e prodotti per Philips, Siemens e Matsushita Denku.

Dal 2005 al 2015 insegna Corporate Identity all’Università di Genova e dal 2013 tiene il Corso di Brand Design alla laurea specialistica in Product Design della Naba a Milano. Dal 2016 ricopre il ruolo di Design Advisor per Korea Craft & Design Foundation.

Dalle sperimentazioni estetiche che contraddistinguono il suo lavoro nascono anche i suoi oggetti, incentrati sul rapporto fra geometrie instabili e scultura e accompagnati quasi sempre da disegni e piccole storie illustrate.
Nel 2018 per De Castelli realizza Samotracia, una moto in rame che si ossida lentamente e vira in un secolo il suo colore verso il verde, proponendo un’interpretazione dell’estetica del movimento e soprattutto una riflessione sullo scorrere del tempo sulla vita dei nostri oggetti.

A giugno del 2019 ha inaugurato la prima mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, dal titolo Mario Trimarchi. Un romantique radical. Réflexions, dessins et objets en équilibre, un racconto poetico tramite ventisei disegni originali, oggetti e prototipi.
Nello stesso mese, in occasione della Barcelona Design Week, l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona ha organizzato la mostra dei suoi disegni dal titolo Transizioni – La ricerca della frontiera tra l’utile e l’inutile.

Ha collaborato con Numa per:
  • Metallia: Lucillo, Catullo, Tibullo, Didone, Tacito, Urano, Plutone, Saturno

La ricerca sul trattamento plastico delle superfici guida il disegno di questi oggetti davvero belli. Un continuo gioco di ombre e luci, un invito ad andare oltre la realtà apparente, caratterizzano oggetti dalla forma volutamente semplice ed esplicativa, contenitori e spazi segreti realizzati con un materiale, il peltro, straordinario nella sua duttilità, versatilità e resa plastica.