Limited Edition - design Giuseppe Rivadossi
Custodie
Giuseppe Rivadossi, artista del legno di grande espressività, ha disegnato per Numa la collezione Custodie.
«La Custodia è una piccola arca che accoglie e protegge le nostre cose più care, è l’involucro col quale noi stessi avvolgiamo con amore gli oggetti, i segni dei nostri affetti, è un piccolo gesto nel quale riconosciamo il nostro rapporto con il Creato. La Custodia è la casa della nostra memoria, è un segno d’amore e un segno di come noi stessi ci sentiamo amati e custoditi. Costruiamo queste piccole dimore con il Noce (Iuglans Regia), legno nobile e prezioso, che nasce e vive sulle nostre Prealpi. Lavoriamo l’essenza seguendo metodi e conoscenze antichissime, una viva sensibilità e una grande manualità sono alla base dell’onestà costruttiva che ci guida. Anche in questi piccoli contenitori vogliamo lasciare il segno della nostra visione della vita». Giuseppe Rivadossi
Vere e proprie sculture lignee lavorate secondo metodi e conoscenze antichissime, nel rispetto dell’andamento delle fibre, delle vene nascoste e dei caratteri peculiari di una essenza, il noce nazionale (Iuglans Regia) che Rivadossi conosce molto bene. Arca Serena, Bretone, Carolingia, Dolmen e Vela sono cinque scrigni a forti chiaroscuri, lavorati a mano con la tecnica a scavo, che Numa propone in una edizione numerata di 14 pezzi.
l legno impiegato: Noce nazionale di mezza montagna (prov. Italia), lavorato da massello. Blocchi assemblati e scavati a mano.
Il noce di mezza montagna ha una struttura ed un colore della fibra particolarmente belli e caratteristici. E’ inoltre più forte e resistente del noce di pianura. Il noce italiano è un legno raro, poiché è un albero solitario molto sensibile, che non cresce nella selva, ma solo in zone dove può essere curato e protetto.
Il legno con cui sono realizzate le CUSTODIE di Giuseppe Rivadossi sono noci che hanno circa un centinaio di anni di età. Per l’economia di chi viveva nella zona pedemontana, agli inizi del secolo scorso, il noce era parte del ciclo economico produttivo in quanto prezioso elemento di sostentamento, erano alberi che i contadini apprezzavano per le loro caratteristiche di resistenza e di lavorabilità, ma non di meno per il frutto che davano e pertanto erano tenuti in considerazione, curati e protetti.
Il legno utilizzato per queste custodie appartiene quindi ad una civiltà, quella contadina, che oggi è irrimediabilmente scomparsa.